Riforma degli ammortizzatori sociali

Riforma degli ammortizzatori sociali

Si informa che CASARTIGIANI, insieme a Confartigianato e CNA, ha
partecipato ieri ad una video call tecnico informale – alla presenza del Segretario generale
del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – con i consulenti giuridici del Ministro
Orlando incaricati di predisporre il provvedimento di riforma degli ammortizzatori sociali.
L’incontro, sollecitato anche da una richiesta delle Confederazioni artigiane di avere un
confronto sullo stato di avanzamento della riforma annunciata – in particolare per quanto
riguarda l’impatto che la stessa potrà avere per imprese artigiane e per FSBA – è stato
molto apprezzato dalle Associazioni, anche perché sembra confermare quanto affermato
dal Ministro Orlando in occasione dell’ultimo incontro ufficiale con le Parti sociali, ovvero
la previsione di un sistema di tutele universale, ma capace di cogliere le peculiarità dei
diversi settori produttivi, consentendo in tal modo un adeguamento in concreto dei
trattamenti di integrazione salariale differenziato secondo le caratteristiche settoriali e
le dimensioni aziendali: in altre parole l’intenzione è quella di mantenere, anzi rafforzare,
il ruolo di FSBA quale Ente di gestione degli ammortizzatori per le imprese artigiane,
anche con un vincolo ulteriore per le imprese del comparto al regolare versamento al
fondo di solidarietà bilaterale, introducendo la previsione che tale versamento diventi
adempimento necessario per ottenere il DURC.
Tra le novità della proposta di riforma illustrate dai tecnici del Ministero, segnaliamo
inoltre la valorizzazione ed il rafforzamento dell’integrazione degli ammortizzatori sociali
con le politiche attive del lavoro, oltre alle modifiche generali su prestazioni e requisiti di
cui riportiamo di seguito alcune delle più significative.
Importo della prestazione
Con la riforma si aumentano gli importi dei trattamenti di integrazione salariale
superando gli attuali massimali per fasce retributive mediante la previsione di un unico
massimale. Per tutte le retribuzioni il massimale diventa 1.199,72 euro, rivalutato
annualmente secondo gli indici ISTAT.
FIS – Assegno ordinario. Durata massima
• Imprese fino a 5 dipendenti: 13 settimane nel biennio mobile
• Imprese da 6 a 50 dipendenti: 26 settimane nel biennio mobile
• Viene eliminato l’assegno di solidarietà

Campo di applicazione: tutti i datori di lavoro che occupano fino a 50 dipendenti,
appartenenti a settori e tipologie non rientranti nell’ambito di applicazione del Titolo I e
che non aderiscono a un fondo di solidarietà bilaterale.
NASPI
• Eliminazione del requisito delle 30 giornate di effettivo lavoro negli ultimi 12 mesi
(rimane quello delle 13 settimane negli ultimi 4 anni)
• Decorrenza del décalage dal sesto mese e non più dal quarto
• Eliminazione del décalage per i percettori ultra cinquantacinquenni
Formazione professionale e politiche attive del lavoro
Possibilità per i Fondi Interprofessionali di finanziare piani formativi di incremento delle
competenze dei lavoratori destinatari di integrazioni salariali in costanza di rapporto.
Riconoscimento di un contributo monetario al datore di lavoro che assume un lavoratore
in CIGS per prospettata cessazione. Possibilità di assumere lavoratori in CIGS per
prospettata cessazione in apprendistato professionalizzante senza limiti di età.
In conclusione, ricordando che quanto anticipato dai rappresentanti del Ministero è
avvenuto in un confronto informale, e che è intenzione del Ministro Orlando convocare
nuovamente una riunione con tutte le Parti sociali per esporre ufficialmente il testo della
riforma, rimandiamo all’esito di quella riunione l’informazione completa di tutte le novità
introdotte. Considerato infine che un altro aspetto in discussione è quello relativo alle
risorse necessarie per sostenere la riforma, per il varo definitivo della norma, dal
Ministero prevedono che questo possa avvenire con un provvedimento ad hoc dopo
l’estate, o con la prossima legge di bilancio.

 

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